Bonsai Portulacaria afra a scopa rovesciata

36,00 

L’albero della giada, così soprannominata per il verde intenso delle sue foglie. Può sembrare una succulenta ma non lo è completamente perché è in grado di creare un vero tronco legnoso. Disponibile in diverse taglie, in questo caso abbiamo un bellissimo vaso 12 cm di diversi colori. Va tenuto come tutti  bonsai da interno preferibilmente all’interno nei mesi freddi e all’esterno nei mesi miti. È un bel bonsai e cresce velocemente perciò dopo un anno o due bisognerà effettuare un cambio di vaso e di taglia di vaso e con il tempo avremo la possibilità di costruire con le nostre mani un bonsai molto interessante. Ma questa è un’altra storia.

La disponibilità’ nella qualità’ richiesta potrebbe variare di volta in volta. Eventualmente sara’ mia premura contattare il cliente per proporre alternative.

Il bonsai di Crassula è un albero che in natura può arrivare a 5 metri fino a 10 di altezza. Proviene dal sud Africa. La Crassula o a volte confusa con la Portulacca (o Portulacaria Afra) poi è diventata rapidamente un bonsai discretamente diffuso in tutto il mondo. Il suo tronco vissuto,  le foglia di dimensioni proporzionate di un verde intenso tanto da essere soprannominata in Cina l’albero di giada, gli danno una bella sensazione di albero in miniatura. Il bonsai di Crassula non fa fiori o meglio, li fa molto raramente. Il bonsai di Crassula  è una specie  di bonsai ideale per chi vuole iniziare ma anche per chi ha già esperienze, è facile da tenere. Ed essendo una essenza abituata ai climi aridi non necessita nemmeno di annaffiature troppo frequenti, perdonando la dimenticanza, senza sfidare la fortuna.

Il bonsai di Crassula ama il sole, la luce. Non lesinate mai di dargli più luce possibile. D’inverno posizionate il bonsai di Crassula in casa, se possibile vicino ad una finestra alla quale non chiudete la tapparella la notte in modo da non portarle via ore di luce preziose. Tenetela in casa d’inverno e appena il clima esterno inizierà a scaldarsi un po’ mettetela fuori all’aperto, o sul balcone. La Crassula bonsai può sopportare una temperatura minima fino a 10 gradi circa, sotto i 10 gradi il bonsai soffre. Guardate spesso il meteo e appena possibile ponete il bonsai di Portulacaria Afra all’esterno. Se possibile, cercate di tenere il bonsai lontano dalle fonti artificiali di calore, come per esempio il calorifero: non perché il bonsai di Portulacca tema il caldo ma perché teme la secchezza del terreno per periodi lunghi causata da fonti artificiali. Per questa ragione è necessario che vengano seguite con attenzione le indicazioni sull’irrigazione.

Secondo alcuni bonsaisti il segreto della coltivazione in vaso della Crassula sta nell’irrigazione. Gli esperti sostengono che non occorrano doti particolari per la cura dei bonsai ma una buona dose di amore e soprattutto disciplina: amore e rispetto per la natura e disciplina nel ricordarsi di annaffiare il nostro bonsai. Frequenti irrigazioni, naturalmente d’estate o nei mesi più caldi servirà più acqua che nei mesi invernali, in cui le ore di sole – e di fotosintesi – saranno minori. Se si sceglie un bonsai di dimensioni ridotte la frequenza dell’irrigazione sarà maggiore di un bonsai di dimensioni maggiori perché la quantità di terriccio contenuto nel vaso è diversa. Per un bonsai di dimensioni contenute consigliamo di annaffiare abbondantemente in modo da rendere il terriccio uniformemente bagnato. Irrigate la vostra Portulacca una volta al giorno nei mesi estivi, e una ogni due o tre giorni negli altri mesi, ma queste sono indicazioni approssimative che dipendono da molte variabili legate alla pianta in se al clima alla latitudine.

Come abbiamo detto il bonsai di Crassula va esposto il più possibile alla luce del sole, anche diretta, e richiede annaffiature frequenti. Ricordiamo che in natura la Crassula vive all’aperto, non in casa, quindi non appena possibile consigliamo di mettere il bonsai all’aperto, sempre ricordandoci di annaffiarlo. Ma quando è il giusto momento dell’anno in cui la portulaca  può stare all’aperto?  Riposta in giardino oppure  sul davanzale? Bisogna guardare il meteo. Quando le temperature minime durante la notte non scendono sotto i 10 gradi, allora il bonsai di crapula  può stare all’aperto; approssimativamente nel periodo compreso tra metà primavera a metà autunno.

La potatura della bonsai della Crassula è legata a diversi aspetti. Per i bonsai di Crassula la potatura è principalmente un fattore stilistico e va effettuata quando la sua forma e il suo stile va perdendosi per la crescita. Quando si pota non bisogna avere paura di sbagliare, può succedere, ma fortunatamente si potrà sempre rimediare la volta dopo. La potatura deve servire a riportare la Crassula alla sua forma originale. Solitamente il bonsai di Crassula, crescendo di più in primavera e in estate, va potata più frequentemente in queste stagioni. Una cosa da non fare è di potare la Crassula ogni tanto tagliando uno o due rametti. Il bonsai di Crassula va lasciata crescere, quando inizia a perdere la forma allora si può effettuare la potatura. I bonsaisti consigliano gli attrezzi da bonsai (almeno una forbice specifica) e nel caso si voglia “ammaestrare” qualche ramo per modificarne la forma o cambiare stile o creare un palchetto è consigliabile fare uso del filo specifico in alluminio anodizzato.

Per concimare la Crassula è necessario utilizzare concime specifico per bonsai. La Crassula va concimata dopo ogni potatura. Dalla primavera all’autunno. Se si concima in piena estate per una decina di giorni dopo la somministrazione del concime evitare troppe ore di sole diretto, è consigliabile tenerla in penombra. Di norma la concimazione avviene circa una volta al mese quando il bonsai è posizionato all’esterno e riposa durante i mesi invernali. Se si dovesse saltare un mese non bisogna preoccuparsi, il colore delle foglie perderà leggermente di intensità ma si riprenderà subito, alla concimazione successiva.

Il rinvaso della Crassula si può effettuare dopo circa due anni o anche tre. Esistono due metodi per effettuare il rinvaso:

Metodo 1 – Con riduzione delle radici
Il rinvaso va effettuato quando arriva la primavera. È un’operazione delicata, da eseguire in maniera attenta e diligente. Dopo almeno due mesi in cui non si è somministrato concime e nessun’altro prodotto antiparassitario si tagliano le radici secondarie con l’attrezzo specifico, si elimina il terriccio originale per circa l’80% lasciando solo un po’ di terriccio alla base del tronco, si sostituisce il vecchio terriccio con terriccio nuovo, akadama. Dopo queste tre operazioni si rinvasa il Crassula nel contenitore originale oppure in uno nuovo di dimensioni simili o leggermente più grande. Appena finito il rinvaso bisogna annaffiare il bonsai. Per una settimana suggeriamo di annaffiare tre volte al giorno. Aspettare almeno un mese per la prima concimazione. Se la vegetazione dovesse ritardare per questioni ambientali o climatiche, non concimare finché le gemme della nuova vegetazione non saranno visibili.

Metodo 2 – Senza riduzione delle radici aumentando la taglia del vaso
In questo caso si cerca nell’anno precedente di aumentare il volume del fogliame e la lunghezza dei rami con potature orientate a questo scopo. Passati due mesi senza concime e altri prodotti chimici e una volta individuato il vaso più adatto (in genere si aumenta al massimo del 30% rispetto al vecchio vaso) si toglie un po’ del vecchio terriccio e si rinvasa nel vaso nuovo con terriccio akadama nuovo. Ricordatevi di annaffiare subito dopo aver terminato il lavoro e tre volte al giorno nella settimana che segue. Aspettare almeno un mese per la prima concimazione. Se la vegetazione dovesse ritardare per questioni ambientali o climatiche, non concimare finché le gemme della nuova vegetazione non saranno visibili.

Il bonsai di Portulacca porta con sé tutta la magia di un vero albero in miniatura, è una varietà diffusa perché è anche la pianta più adatta alla coltivazione bonsai. Non richiede eccessive attenzioni tranne acqua e luce. Può regalare buone soddisfazioni a chi è alle prime armi ma anche a chi è già “navigato”.

Ricorda, noi saremo qui per aiutarti nella cura del tuo nuovo Buxus bonsai, se avrai bisogno di aiuto contattaci.