Chanoyu, la cerimonia del tè
Chanoyu è la cerimonia del tè che affonda le sue origini nel XII secolo e che si è diffusa in tutto l’oriente partendo proprio dal Giappone.
La cerimonia del tè era un rituale buddista ma poi col passare del tempo il significato religioso di questa cerimonia è diventato sempre meno importante lasciando spazio all’atto sociale. La cucina giapponese è influenzata in modo profondo dai principi del buddismo: l’armonia, la natura e la moderazione. A fianco a questa profonda radice culturale e religiosa sì aggiunge il principio e la sensibilità estetica dei giapponesi che va oltre l’arte. La sensibilità estetica si estende infatti alle pratiche sociali e ai rituali della vita comune di ogni giorno. Chanoyu è la cerimonia del tè che affonda le sue origini nel XII secolo e che si è diffusa in tutto l’oriente partendo proprio dal Giappone.
La cerimonia del tè era un rituale buddista ma poi col passare del tempo il significato religioso di questa cerimonia è diventato sempre meno importante lasciando spazio all’atto sociale. La cerimonia del tè o Chanoyu si celebra allo scopo di trovare la saggezza. La cerimonia si fonda su quattro principi fondamentali:
- Wa – armonia
- Key – rispetto
- Sei – purezza
- Jaku – tranquillità
Per la cerimonia del tè è fondamentale utilizzare degli utensili specifici, tutto viene svolto in un preciso e rigoroso ordine. Il rituale si svolge in una stanza nella quale si prepara il tè, la stanza è principalmente dedicata al consumo del tè e alla meditazione. Per i giapponesi la forma ha un ruolo importantissimo. Le stoviglie utilizzate nella cerimonia del tè hanno diverse sagome e dimensioni e sono finemente decorate. Il materiale per la realizzazione delle stoviglie della cerimonia è la ceramica. Per le zuppe viene invece utilizzata la lacca. Esistono poi anche stoviglie in cristallo o in bambù, e raramente vengono utilizzate stoviglie in metallo.
Alta poco più di 8 cm, da manico a beccuccio larga 13 cm e senza manico e beccuccio larga circa 7 cm.