Acero Deshojo Giapponese

250,00 

Acero Palmatum Deshojo

Acero Deshojho, in vaso smaltato  da esterno, rinvaso in akadama, pianta legata correttamente, retine installate correttamente.

Disponibile su ordinazione

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Acero Deshojo Giapponese

Iniziamo con il dire che online si trovano tanti siti che spacciano un normale acero palmatum per un acero deshojo. La differenza e’ molto grande e non e’ facile destreggiarsi solo guardando le foto. Bisogna o intendersene o affidarsi a chi fa bonsai da molti anni e sa quello che fa, conosce bene le differenze e non si trova in questo posto per vendere piante poco credibili rovinando di conseguenza il proprio nome. Diciamo che se un professionista propone un acero palmatum lo deve indicare ed il prezzo deve essere conseguenza di quello che poi il cliente ricevera’. Poniamo qualche piccola regola base:
Non esiste un acero Deshojo economico. Per alcune ragioni evidenti, oltre alla difficolta’ di propagazione e creazione del bonsai c’e’ anche semplicemente la sua provenienza, tranne alcuni casi sporadici, l’acero Deshojo proviene unicamente dal Giappone e pochissimo dalla Korea del sud e cresce lentamente. Perciò costa e deve costare caro.
Per capirci, se troviamo un annuncio di un acero de shojo a quaranta euro non e’ sicuramente originale.
Seconda cosa. Il colore delle foglie dell’acero deshojo e’ diverso dal palmatum normale. E’ rosso vivo, lucido. Porta attenzione e capirai le differenze.
Spero che la descrizione di questo articolo un po’ alternativa rispetto ad una qualsiasi descrizione possa aiutarti a scegliere bene il tuo splendido acero Deshojo.

Per il resto il Deshojo come mantenimento e’ simile ad un normale acero palmatum :

Acero Deshojo Giapponese

INNAFFIATURA: Abbondante e frequente nei mesi caldi. D’inverno solo quando necessario.
FERTILIZZAZIONE: Una volta al mese Con biogold da marzo a maggio. D’estate diminuire.
POTATURA E PINZATURA: I rami legnosi possono essere tagliati a primavera. Dopo la nuova vegetazione e l’assestamento della chioma, pinzare per tutto il periodo vegetativo, asportando con la pinzetta o anche solo con le dita i nuovi germogli. Cosi’ facendo la chioma si riempirà. Lo spazio tra gli internodi si accorcerà.
FILATURA: a primavera il mese di giugno e’ il migliore.
RINVASATURA: una volta ogni due anni a marzo.
SUBSTRATO: Akadama per 60%; 20% terriccio universale; 10% sabbia; 10% pomice. E’ possibile anche utilizzare akadama pura al 100%.

Le foto sono a scopo illustrativo,  il bonsai spedito sarà molto simile al bonsai rappresentato in foto.