Il ficus retusa è un albero che in natura può arrivare a 15 o 20 metri di altezza. Proviene dal sud est asiatico. Il ficus che più si adatta alla lavorazione bonsai è la sua varietà a foglia piccola da cui si trae il bonsai di ficus microcarpa. Inizialmente proveniente dall’isola di Formosa, Taiwan, poi è diventato rapidamente il bonsai più popolare in tutto il mondo. Il suo tronco vissuto, le sue radici aeree che con gli anni si sviluppano, le foglia di dimensioni proporzionate gli danno una straordinaria somiglianza con i veri alberi che troviamo in natura. Il bonsai di ficus non fa fiori e non fa frutti. Il bonsai di ficus retusa o microcarpa è il tipo di bonsai ideale per chi vuole iniziare ma anche per chi ha già esperienze, è facile da tenere ma anche pregiato.
Il bonsai di ficus retusa ama il sole, la luce. Non lesinate mai di darle più luce possibile. D’inverno posizionate il bonsai di ficus in casa, se possibile vicino ad una finestra alla quale non chiudete la tapparella la notte in modo da non portarle via ore di luce preziose. Tenetela in casa d’inverno e appena il clima esterno inizierà a scaldarsi un po’ mettetela fuori all’aperto, o sul balcone.
Il ficus retusa bonsai può sopportare una temperatura minima fino a 8 gradi circa, sotto gli 8 gradi il ficus bonsai soffre. Guardate spesso il meteo e appena possibile ponete il bonsai di ficus retusa all’esterno.
Se possibile, cercate di tenere il bonsai lontano dalle fonti artificiali di calore, come per esempio il calorifero: non perché il bonsai di ficus tema il caldo ma perché teme la secchezza del terreno. Per questa ragione è necessario che vengano seguite con attenzione le indicazioni sull’irrigazione.
Secondo alcuni bonsaisti il segreto della coltivazione in vaso del ficus retusa è nell’irrigazione. Gli esperti sostengono che non occorrano doti particolari per la cura dei bonsai ma una buona dose di amore e soprattutto disciplina: amore e rispetto per la natura e disciplina nel ricordarsi di annaffiare il nostro bonsai.
Frequenti irrigazioni, naturalmente d’estate o nei mesi più caldi servirà più acqua che nei mesi invernali, in cui le ore di sole – e di fotosintesi – saranno minori.
Se si sceglie un bonsai di dimensioni ridotte la frequenza dell’irrigazione sarà maggiore di un bonsai di dimensioni maggiori perché la quantità di terriccio contenuto nel vaso è diversa.
Per un bonsai di dimensioni contenute consigliamo di annaffiare abbondantemente in modo da rendere il terriccio uniformemente bagnato. Irrigate il vostro ficus retusa una volta al giorno nei mesi invernali, ma se ci si accorge che a causa del riscaldamento oppure dell’ambiente molto secco il terriccio si secca troppo in fretta allora è meglio annaffiare anche due volte al giorno.
Nei mesi primaverili ed estivi è meglio annaffiare il proprio bonsai di ficus retusa due volte al giorno.
Come abbiamo detto il bonsai di ficus retusa va esposto il più possibile alla luce del sole, anche diretta, e richiede annaffiature frequenti. Ricordiamo che in natura il ficus vive all’aperto, non i casa, quindi non appena possibile consigliamo di mettere il bonsai all’aperto, sempre ricordandoci di annaffiarlo. Ma quando è il giusto momento dell’anno in cui il ficus può stare all’aperto? Va in giardino oppure posto sul davanzale? Bisogna guardare il meteo. Quando le temperature minime durante la notte non scendono sotto gli 8 gradi, allora il bonsai di ficus retusa può stare all’aperto; approssimativamente nel periodo compreso tra metà primavera a metà autunno.
La potatura del bonsai di ficus retusa è legata a diversi aspetti. Per i bonsai di ficus la potatura è principalmente un fattore stilistico e va effettuata quando la sua forma e il suo stile va perdendosi per la crescita. Quando si pota non bisogna avere paura di sbagliare, può succedere, ma fortunatamente si potrà sempre rimediare la volta dopo. La potatura deve servire a riportare il ficus alla sua forma originale. Solitamente il bonsai di ficus, crescendo di più in primavera e in estate, va potata più frequentemente in queste stagioni. Una cosa da non fare è di potare il ficus retusa ogni tanto tagliando uno o due rametti. Il ficus va lasciato crescere, quando inizia a perdere la forma allora si può effettuare la potatura. I bonsaisti consigliano gli attrezzi da bonsai (almeno una forbice specifica) e nel caso si voglia “ammaestrare” qualche ramo per modificarne la forma o cambiare stile o creare un palchetto si deve è consigliabile fare uso del filo specifico.
Per concimare il ficus è necessario utilizzare concime specifico per bonsai. Il ficus retusa va concimato dopo ogni potatura. Dalla primavera all’autunno. Se si concima in piena estate per una decina di giorni dopo la somministrazione del concime evitare troppe ore di sole diretto, è consigliabile tenerlo in penombra. Di norma la concimazione avviene circa una volta al mese quando il bonsai è posizionato all’esterno e riposa durante i mesi invernali. Se si dovesse saltare un mese non bisogna preoccuparsi, il colore delle foglie perderà leggermente di intensità ma si riprenderà subito, alla concimazione successiva.
Metodo 1 – con riduzione delle radici
Il rinvaso va effettuato quando arriva la primavera e ci sono le nuove gemme. È un’operazione delicata, da eseguire in maniera attenta e diligente. Dopo almeno due mesi in cui non si è somministrato concime e nessun’altro prodotto antiparassitario si tagliano le radici secondarie con l’attrezzo specifico, si elimina il terriccio originale per circa l’80% lasciando solo un po’ di terriccio alla base del tronco, si sostituisce il vecchio terriccio con terriccio nuovo, akadama.
Dopo queste tre operazioni si rinvasa il ficus nel contenitore originale oppure in uno nuovo di dimensioni simili o leggermente più grande. Appena finito il rinvaso bisogna annaffiare il bonsai.
Per una settimana suggeriamo di annaffiare tre volte al giorno. Aspettare almeno un mese per la prima concimazione. Se la vegetazione dovesse ritardare per questioni ambientali o climatiche, non concimare finché le gemme della nuova vegetazione non saranno visibili.
Metodo 2 – Senza riduzione delle radici aumentando la taglia del vaso
In questo caso si cerca nell’anno precedente di aumentare il volume del fogliame e la lunghezza dei rami con potature orientate a questo scopo.
Passati due mesi senza concime e altri prodotti chimici e una volta individuato il vaso più adatto (in genere si aumenta al massimo del 30% rispetto al vecchio vaso) si toglie un po’ del vecchio terriccio e si rinvasa nel vaso nuovo con terriccio akadama nuovo.
Ricordatevi di annaffiare subito dopo aver terminato il lavoro e tre volte al giorno nella settimana che segue. Aspettare almeno un mese per la prima concimazione. Se la vegetazione dovesse ritardare per questioni ambientali o climatiche, non concimare finché le gemme della nuova vegetazione non saranno visibili.
Il bonsai di ficus retusa porta con sé tutta la magia di un vero albero in miniatura, è la varietà di bonsai più diffusa perché è anche la pianta più adatta alla coltivazione bonsai. Non richiede eccessive attenzioni tranne acqua e luce. Può regalare straordinarie soddisfazioni a chi è alle prime armi ma anche a chi è già “navigato”.